Cos’è l’analisi dei Big Data?

L’analisi dei Big Data è una metodologia utilizzata per estrarre informazioni significative e utili dai grandi insiemi di dati. Questo processo richiede l’uso di strumenti e tecniche specializzate per analizzare, elaborare e gestire i dati.

Alcune delle tecnologie e tecniche utilizzate nell’analisi dei Big Data includono:

  1. Hadoop: un framework open-source per l’elaborazione distribuita dei dati. Hadoop utilizza un sistema di file distribuito chiamato Hadoop Distributed File System (HDFS) per memorizzare e gestire grandi insiemi di dati su cluster di server.
  2. Apache Spark: un sistema di elaborazione dei dati in-memory che utilizza un’architettura a cluster per elaborare grandi quantità di dati in modo veloce ed efficiente. Spark supporta una vasta gamma di fonti di dati, tra cui Hadoop, Cassandra, Amazon S3 e HDFS.
  3. SQL e NoSQL: i database SQL (Structured Query Language) e NoSQL (Not Only SQL) sono utilizzati per archiviare e gestire i dati utilizzati nell’analisi dei Big Data. I database SQL, come MySQL e PostgreSQL, sono progettati per gestire dati strutturati, mentre i database NoSQL, come MongoDB e Cassandra, sono progettati per gestire dati non strutturati o semi-strutturati.
  4. Data mining e machine learning: le tecniche di data mining e machine learning sono utilizzate per analizzare i dati e rivelare schemi e tendenze nascoste. Queste tecniche possono essere utilizzate per creare modelli predittivi, riconoscere anomalie nei dati e identificare le relazioni tra le variabili.
  5. Analytics e data visualization: gli strumenti di analytics e data visualization, come Tableau e Power BI, consentono di creare grafici e rappresentazioni visive dei dati, semplificando l’interpretazione e la comunicazione dei risultati dell’analisi.
  6. Apache Kafka: una piattaforma di streaming di dati che consente di elaborare e gestire grandi flussi di dati in tempo reale. Kafka è progettato per supportare la creazione di pipeline di dati in tempo reale per l’analisi dei Big Data e altre applicazioni.
  7. Cloud computing: i servizi di cloud computing, come Amazon Web Services (AWS) e Microsoft Azure, sono utilizzati per fornire l’infrastruttura necessaria per l’elaborazione dei dati in scala. Questi servizi offrono risorse elastiche, scalabili e a pagamento in base al consumo, consentendo di gestire grandi quantità di dati senza dover investire in infrastrutture costose.

Gestione Back-End Technologies?

La gestione del backend di un sito web o di un’applicazione web richiede l’utilizzo di diverse tecnologie. Ecco alcune delle tecnologie utilizzate nella gestione del backend:

  1. Linguaggi di programmazione: I linguaggi di programmazione più utilizzati per la gestione del backend sono PHP, Python, Ruby, Java, C# e Node.js. Ognuno di questi linguaggi ha i suoi vantaggi e svantaggi e può essere scelto in base alle specifiche esigenze del progetto.
  2. Framework: I framework sono librerie di codice che semplificano lo sviluppo del backend fornendo funzionalità di base come il routing, la gestione dei database, l’autenticazione degli utenti e l’elaborazione dei dati. Alcuni esempi di framework comunemente utilizzati sono Laravel per PHP, Django per Python e Ruby on Rails per Ruby.
  3. Database: I database sono utilizzati per memorizzare i dati utilizzati dall’applicazione web. Alcuni dei database più comuni includono MySQL, PostgreSQL, MongoDB e Firebase Realtime Database.
  4. API: Le API (Application Programming Interface) sono utilizzate per connettere il backend all’applicazione web o ad altre applicazioni. Le API possono fornire accesso a dati e funzionalità del backend, consentendo agli sviluppatori di creare applicazioni complesse.
  5. Server web: I server web sono utilizzati per ospitare l’applicazione web e gestirne il traffico. Apache e Nginx sono i server web più comunemente utilizzati.
  6. Strumenti di gestione del codice: Gli strumenti di gestione del codice come Git, SVN e Mercurial sono utilizzati per gestire il codice sorgente del backend e tenere traccia delle modifiche apportate.
  7. Strumenti di automazione: Gli strumenti di automazione come Jenkins, Travis CI e CircleCI sono utilizzati per automatizzare il processo di sviluppo del backend, ad esempio eseguendo i test automatici e distribuendo l’applicazione in produzione.
  8. Containerizzazione: La containerizzazione utilizza strumenti come Docker e Kubernetes per creare e gestire contenitori, che consentono di isolare l’applicazione web e i suoi componenti dal resto del sistema operativo.
  9. Cloud computing: I servizi di cloud computing come Amazon Web Services (AWS), Microsoft Azure e Google Cloud Platform sono utilizzati per fornire un’infrastruttura scalabile e affidabile per l’hosting del backend e l’esecuzione di applicazioni web.

Progettazione e Sviluppo per la stampa 3D?

La progettazione e lo sviluppo per la stampa 3D sono un processo che richiede la conoscenza delle tecnologie di stampa 3D e la capacità di creare modelli 3D digitali. Ecco le fasi e le attività comuni coinvolte nella progettazione e nello sviluppo per la stampa 3D:

  1. Definizione dei requisiti: La prima fase consiste nella definizione dei requisiti del prodotto, tra cui le dimensioni, la forma, il materiale e la resistenza richiesta.
  2. Progettazione CAD: La progettazione CAD (Computer-Aided Design) è il processo di creazione di un modello 3D digitale del prodotto utilizzando software di progettazione CAD. Questo modello può essere creato da zero o partendo da uno schema disegnato a mano.
  3. Preparazione del file per la stampa 3D: Una volta che il modello CAD è stato creato, è necessario prepararlo per la stampa 3D. Ciò può comportare la suddivisione del modello in parti più piccole, l’aggiunta di supporti di stampa, la definizione della densità del riempimento e la scelta della posizione di stampa.
  4. Stampa 3D: La stampa 3D avviene mediante l’uso di una macchina per la stampa 3D. Ci sono diverse tecniche di stampa 3D disponibili, tra cui la stampa FDM (Fused Deposition Modeling), la stampa SLA (Stereolithography) e la stampa SLS (Selective Laser Sintering).
  5. Pulizia e rifinitura: Dopo la stampa, il prodotto può richiedere la rimozione di eventuali supporti di stampa e la pulizia di eventuali residui di materiale. A seconda del materiale utilizzato e del tipo di finitura richiesto, il prodotto può anche essere levigato, verniciato o lucidato.
  6. Testing e validazione: Una volta che il prodotto è stato stampato e rifinito, viene testato e validato per garantire che soddisfi i requisiti del progetto. Ciò può comportare test di resistenza, di compatibilità con altri componenti, di durata e di sicurezza.
  7. Iterazione del prodotto: Dopo il test e la validazione, il prodotto può essere migliorato sulla base dei feedback ricevuti. Questa fase di iterazione può comportare la modifica del modello CAD, la scelta di materiali diversi o la correzione di eventuali difetti di stampa.
  8. Produzione di serie: Dopo che il prototipo è stato testato e validato, il prodotto può essere prodotto in serie utilizzando la stampa 3D. Ciò può comportare la creazione di stampi per la produzione in serie, l’acquisto di materiale in grandi quantità e la creazione di un processo di produzione scalabile.

Progettazione e sviluppo di prototipi IOT? Fasi e attività

La progettazione e lo sviluppo di prototipi IoT richiedono una combinazione di competenze in diversi settori, tra cui l’hardware, il software, la connettività e la sicurezza. Ecco alcune fasi e attività comuni coinvolte nella progettazione e nello sviluppo di prototipi IoT:

  1. Definizione dei requisiti: La prima fase consiste nella definizione dei requisiti del prototipo IoT, tra cui il suo scopo, le funzionalità, la connettività, l’interfaccia utente e la sicurezza.
  2. Progettazione dell’architettura hardware: Una volta che i requisiti sono stati definiti, viene creata l’architettura hardware del prototipo IoT. Questo può includere la selezione dei componenti hardware, la progettazione della scheda madre, la disposizione dei sensori e degli attuatori, e la scelta dei moduli di connettività come Wi-Fi, Bluetooth, ZigBee, etc.
  3. Progettazione del firmware: Il firmware è il software incorporato nel dispositivo IoT. Questa fase coinvolge la scrittura del codice sorgente, la selezione delle librerie software necessarie, la configurazione del microcontrollore, la scelta del protocollo di comunicazione e l’integrazione dei sensori.
  4. Testing e validazione: Una volta che il prototipo IoT è stato progettato e costruito, viene testato e validato. Ciò può includere il test del firmware, il test del software dell’applicazione, il test della connettività e il test di integrazione di tutti i componenti del sistema.
  5. Iterazione del prototipo: Dopo il test e la validazione, il prototipo IoT viene migliorato sulla base dei feedback ricevuti. Questa fase di iterazione può comportare la modifica del design hardware o del firmware, o la correzione di eventuali problemi di connettività o di sicurezza.
  6. Sviluppo dell’applicazione: L’applicazione è il software che gestisce il prototipo IoT e fornisce l’interfaccia utente. Questa fase coinvolge lo sviluppo del software dell’applicazione, l’integrazione con il firmware del dispositivo e la progettazione dell’interfaccia utente.
  7. Deploy e monitoraggio: Infine, il prototipo IoT viene distribuito sul campo e monitorato per garantire che funzioni correttamente. Ciò può includere l’installazione di sensori, attuatori e dispositivi di connettività, nonché il monitoraggio della sicurezza e delle prestazioni del sistema.

Quali sono le piattaforme di prototipizzazione elettronica di Microsoft?

Microsoft offre diverse piattaforme di prototipizzazione elettronica, tra cui:

  1. Microsoft Azure Sphere: Azure Sphere è una piattaforma di prototipizzazione elettronica che offre una soluzione end-to-end per la sicurezza IoT, composta da un microcontrollore, un sistema operativo personalizzato e un servizio cloud sicuro. Azure Sphere è progettato per garantire la sicurezza dei dispositivi IoT a lungo termine, proteggendo i dati e i dispositivi da eventuali minacce.
  2. Microsoft IoT Central: IoT Central è una piattaforma di prototipizzazione elettronica basata su cloud, progettata per semplificare lo sviluppo, la distribuzione e la gestione di soluzioni IoT. IoT Central offre funzionalità di connettività, gestione dei dispositivi, analisi dei dati e integrazione con altre soluzioni aziendali.
  3. Microsoft Visual Studio: Visual Studio è un ambiente di sviluppo integrato (IDE) che consente di sviluppare applicazioni per una vasta gamma di piattaforme, comprese le piattaforme di prototipizzazione elettronica come Arduino e Raspberry Pi. Visual Studio offre funzionalità avanzate di debugging, testing e deployment.
  4. Windows 10 IoT Core: Windows 10 IoT Core è una versione di Windows 10 progettata per dispositivi IoT, che offre funzionalità di connettività, sicurezza e gestione dei dispositivi. Windows 10 IoT Core supporta una vasta gamma di piattaforme di prototipizzazione elettronica, tra cui Raspberry Pi, DragonBoard e MinnowBoard.

Queste sono solo alcune delle piattaforme di prototipizzazione elettronica offerte da Microsoft. La scelta della piattaforma dipenderà dalle specifiche esigenze del progetto e dalle funzionalità richieste.

Quali sono le piattaforme di prototipizzazione elettronica? Arduino, Raspberry Pi, BeagleBoard, Particle, Espressif, Teensy, Tessel, PlatformIO

Ci sono diverse piattaforme di prototipizzazione elettronica disponibili per gli appassionati, gli studenti e i professionisti dell’elettronica. Di seguito sono elencate alcune delle piattaforme più popolari:

  1. Arduino: una piattaforma di prototipizzazione elettronica open-source che utilizza un microcontrollore elettronico programmabile per controllare sensori e attuatori.
  2. Raspberry Pi: una scheda di sviluppo con un processore ARM, utilizzata come computer a basso costo e in diverse applicazioni di prototipazione elettronica.
  3. BeagleBoard: una scheda di sviluppo che offre una maggiore potenza di elaborazione rispetto a Raspberry Pi.
  4. Intel Edison: un modulo di prototipizzazione elettronica con una CPU dual-core a 500 MHz e 1 GB di RAM, sviluppato da Intel.
  5. Particle: una piattaforma di prototipizzazione elettronica che offre moduli Wi-Fi e cellulari per la connettività IoT.
  6. Espressif: una piattaforma di prototipizzazione elettronica che offre una vasta gamma di moduli di sviluppo basati su Wi-Fi e Bluetooth.
  7. Teensy: una piattaforma di prototipizzazione elettronica basata su microcontrollore, utilizzata per progetti a basso livello e periferiche USB.
  8. Tessel: una piattaforma di prototipizzazione elettronica basata su Node.js, che offre una vasta gamma di moduli di sviluppo.
  9. PlatformIO: una piattaforma di sviluppo integrata per prototipazione elettronica che supporta più di 500 schede di sviluppo e oltre 20 piattaforme.

Queste piattaforme di prototipizzazione elettronica offrono diverse funzionalità e sono utilizzate in diversi contesti, dalle applicazioni IoT a quelle embedded. La scelta della piattaforma dipenderà dalle specifiche esigenze del progetto.

Categorie
Domande

Consulenza Web E Social Media Marketing: È una spesa deducibile al 100%, lo sapevi?

La pubblicità e la promozione online è un costo, è innegabile che per le aziende grandi o piccole che siano, è una voce di spesa imponente. Almeno dovrebbe esserlo, nel 2021 non dovrebbe mancare in ogni azienda, anche micro-azienda, un budget dedicato a questo settore.

La buona notizia è che tutte le spese relative alle attività di marketing e pubblicità collegate ad un contratto chiaro, comprese quelle per le consulenze di web e social media marketing, sono deducibili al 100% dal tuo fatturato.

Sono deducibili (e non detraibli), questo vuol dire che la spesa non va a detrarsi dalle tasse che avrai da pagare dopo la dichiarazione dei redditi, ma che l’intera cifra delle fatture per pubblicità e propaganda dell’anno di esercizio possono essere interamente dedotte (sottratte) dal tuo reddito imponibile, oppure puoi decidere tu di ammortizzarle in 5 anni.

I requisiti che devono avere queste voci di spesa sono tre:

– Competenza
– Certezza
– Inerenza

Il criterio della competenza vuol dire semplicemente che le spese devono essere dedotte nel relativo esercizio, quindi nell’anno in cui sono state sostenute.

Il criterio della certezza vuol dire che devono essere documentate da fatture e anche da un contratto chiaro.

Il criterio dell’inerenza vuol dire che le tue spese di pubblicità devono essere inerenti ad una attività idonea a produrre dei ricavi.

Quindi web e social media marketing sono spese importanti ma ti danno anche un doppio vantaggio, se fatti bene contribuiscono a far conoscere la tua azienda e i tuoi prodotti al pubblico e, contemporaneamente, abbattono direttamente il tuo imponibile con la completa deducibilità di tutti i costi che hai sostenuto..

NEL DETTAGLIO ECCO QUALI SONO I PRINCIPALI SERVIZI DI MARKETING ONLINE DEDUCIBILI AL 100%:

  • consulenza web marketing
  • consulenza social media
  • influencer marketing
  • content marketing
  • community marketing
  • formazione web marketing
  • realizzazione loghi 

LINK UTILI

Categorie
Coaching

Formazione, Soft Skill, Coaching, Affiancamento, Know How, Codice Sorgente, processi di DevSecOps

Con una maturata esperienza a contatto con diverse aziende e con molti dipendenti abbiamo potuto notare che esiste un problema di natura comune che possiamo definire come “mantenimento della proprietà intellettuale”. Possiamo assistere ad un cambio tecnologico informatico che va molto più veloce di un cambio generazionale, anzi spesso nello stesso arco di tempo si sormontano tecnologie differenti che fanno cose simili (vedi ad esempio tecnologie come Angular, React, Vue o Blazor). Questo ha portato le aziende a non avere una capacità interna sulla scelta della tecnologia da adottare, mantenere il relativo versionamento o, semplicemente, neppure a districarsi con la propria forza fra i numerosi linguaggi di programmazione introdotti nel tempo. Pensiamo banalmente a quanto veloce va il versionamento di un qualsiasi framework (asp.net 2.0 .net 3.1 .net 5) o linguaggio di programmazione come c#, php. Se una singola azienda deve continuamente ripetere gli sforzi che altri hanno già fatto potrebbe impiegare mesi o anni a studiare una tecnologia o un framework che altri hanno già affrontato senza avere la capacità di mantenerla internamente.  Ci focalizzeremo principalmente su aziende che al loro interno fanno uso di procedure di scripting, procedure su fogli excel, soft code o applicativi customizzati facilmente riconducibili a un codice sorgente e utilizzano software sviluppato ad-hoc per loro in modo customizzato e sartoriale.

Il problema comune a queste realtà è che parte della loro Business Strategy si basa su ecosistemi informatici come applicazioni/software realizzati da  programmatori interni od esterni, o sistemisti interni ed esterni che hanno utilizzato linguaggi, metodologie, versionamenti via via diversi e nel tempo si è persa la mappa mentale.

Il nostro obiettivo è ridare controllo della tecnologia, dei linguaggi di programmazione utilizzati, delle procedure e qualsiasi modifica potrebbe essere avvenuta alla parte struttura del codice sorgente catalogando solo il necessario utile alla formazione di una nuova figura da inserire in azienda.

Considerando come punto fermo che questo ecosistema informatico ha un ruolo fondamentale alla crescita e al mantenimento della Business Strategy aziendale possiamo scomporre il dato(il know-how aziendale) principalmente in 4 aree:

  1. la struttura o il modello di dato aziendale
  2. il dato digitale contenuto all’interno del proprio database
  3. il linguaggio con cui è scritto questo modello.
  4. la rete su cui appoggia: interna o in cloud.

 L’azienda spesso sottovaluta che dovrebbe avere il pieno controllo di tutte e 4 queste aree anche se spesso di ferma solo al valore assunto dal dato digitale contenuto nel proprio database.

Per quanto ci riguarda in questa sezione vogliamo soffermarci solo sul punto 3. In particolare noi ci focalizzeremo sul linguaggio con qui è scritto questo modello, ovvero il Codice Sorgente, e cercheremo di aiutare  figure come il Ceo, il Titolare dell’azienda o semplicemente il Responsabile tecnico di più alto livello ad avere un controllo del codice sorgente e delle aree che va a toccare come le reti sistemistiche su cui gira, e la relativa sicurezza, il più possibile gestito e catalogato in modo da poterlo riprodurre e poter gestire in maniera serena l’eventuale cambio di un programmatore o di un sistemista indipendentemente dal dipendente stesso. Questo ci porta ad avere numerosi vantaggi:

  1. Avere le modifiche fatte da ogni programmatore in un area protetta ma sempre controllabile.
  2. Poter risalire ai file che sono stati modificati
  3. Sapere la persona che ha fatto le modifiche e su quale area
  4. Poter contare su una forma di backup puntuale utile a risalire alla formazione utile per una nuova figura che prende in mano il progetto.
  5. Poter verificare il codice e consigliare metodologie eventualmente migliorative.

Tutti questi vantaggi ci portano a non dover soffrire o temere ad ogni cambio di programmatore/sistemista che sempre si inserisce inserisce in questo flusso di lavoro e trovare delle metodologie comuni per affrontare l’avanzamento della tecnologie che altrimenti diventa spesso ingovernabile.

Siamo arrivati a proporre soluzioni in merito a questa problematica perché spesso succede, che per un susseguirsi di motivi, nel tempo ogni singolo dipendente, sistemista o programmatore porta con sé un pezzetto di Know-How e in fase di cambio di ruolo del dipendente o cambio del dipendente si disperde la conoscenza ad ogni passaggio.

Quante aziende ad oggi si trovano senza controllo dell’ecosistema informatico creato negli anni?

Considerando strategico il Know How e la tecnologia con cui è realizzato, e quindi il linguaggio di programmazione, ci impegniamo al mantenimento del know-how aziendale, e in particolare ai linguaggi di programmazione usati, tramite una catalogazione di quelle che potrebbero essere esigenze che potrebbe chiedere l’azienda.

  1. Esigenza: mantenimento della competenza sulla tecnologia del Codice Sorgente usata internamente all’azienda: vb desktop, vb webform, c#, c# net core, .net 5.0, jquery, angular. 
    Risoluzione: Per ogni progetto che ci verrà dato in gestione il know-how verrà: suggerito, protetto e formata una persona alla capacità di continuità lavorativa sullo stesso.Quello che noi cercheremo di fare con il tuo codice sorgente è raccogliere continuamente tutte le tue procedure modificate dei dipendenti in modalità organizzata tramite dei processi di DevSecOpsFormazione specifica dei dipendenti dopo l’analisi dei requisiti su un determinato progetto.
  2. Esigenza: richiesta di problematica di secondo livello per capirne la risoluzione
    Risoluzione: Valutiamo come poter affrontare la problematica per poter inserire una competenza specifica.
  3. Esigenza: Inserimento di Soft Skills all’interno della tua azienda in modo organizzato dopo l’analisi dei requisiti su una determinata questione.
    Risoluzione: formazione e ricerca di figure professionali con attitudini utili all’inserimento in azienda con Soft Skills 

Proposta di Partnership, Consulenza Informatica

Con la nostra partnership aiutiamo le aziende a migliorare lo sviluppo e portare i loro sorgenti in sicurezza. Passiamo a un livello superiore di controllo effettuando di fatto una trasformazione digitale organizzata basata su collaborazione, progetti, soluzioni, tecnologie e codice sorgente. Il DevSecOps che abbiamo implementiamo trova molti punti a favore pratici che possono portare a più che raddoppiare la produttività di una azienda in fase di sviluppo negli anni. Diminuiamo il tempo si sviluppo uomo inserendo continuamente conoscenza specifica all’interno e metodologie di risoluzione condivise. Ci occupiamo di una assistenza di problem solving di secondo livello in modo che il dipendente stesso non abbia da perdere tempo nel cercare soluzioni ma sia concentrato sul flusso produttivo. I cambiamenti culturali vengono effettuati con un affiancamento progressivo. Sono stati avviati molti programmi per incoraggiare la cultura DevOps. Ridurre il tempo necessario per ottenere un prodotto, rendere le cose più agili nello sviluppo e nelle operazioni e risparmiare denaro sono stati tutti vantaggi dell’utilizzo di DevOps.

10 Libri scelti per Imprenditori e Ceo Aziendali

Ecco la lista di lettura, selezionata con cura: ‍

  1. Buona strategia, cattiva strategia” di Richard Rumelt: Scopri le strategie essenziali per affrontare le sfide aziendali e raggiungere il successo duraturo.

  2. Secrets of a CEO” di D.A. Benton: Approfondisci le abilità mentali e le competenze necessarie per guidare con fiducia e determinazione.

  3. Ultimo viene il leader” di Simon Sinek: Esplora l’importanza di creare un ambiente di lavoro inclusivo e motivante, dove il benessere dei dipendenti viene posto al primo posto.

  4. The Lean Startup” di Eric Ries: Scopri come applicare il concetto di avvio snello per guidare l’innovazione e la crescita aziendale.

  5. The Innovator’s Dilemma” di Clayton M. Christensen: Approfondisci le sfide e le opportunità che derivano dall’innovazione e impara come rimanere competitivo nel mercato in continua evoluzione.

  6. La strategia del blu ocean” di W. Chan Kim e Renée Mauborgne: Scopri come creare nuovi spazi di mercato incontaminati e distinguerti dalla concorrenza.

  7. The Hard Thing About Hard Things” di Ben Horowitz: Esplora i momenti difficili e le decisioni complesse che ogni CEO deve affrontare nel corso della sua carriera.

  8. Good to Great” di Jim Collins: Studia le caratteristiche che rendono un’azienda eccellente e scopri come trasformare la tua organizzazione in un successo duraturo.

  9. Zero to One” di Peter Thiel: Avvicinati al territorio inesplorato dell’innovazione e impara a creare qualcosa di veramente unico nel mercato.

  10. Built to Last” di Jim Collins e Jerry I. Porras: Scopri i principi fondamentali che permettono alle aziende di rimanere forti e durature nel tempo. ‍
Categorie
Domande Domande Sviluppo

Software per la Gestione di più destop remoto? Usa mRemoteNG

mRemoteNG è un software open-source per la gestione delle connessioni remote che consente agli utenti di gestire le connessioni desktop remote, le sessioni SSH e altri tipi di connessioni remote da un’interfaccia singola. È compatibile con una vasta gamma di protocolli come RDP, VNC, SSH, Telnet e altri.

Con mRemoteNG, gli utenti possono salvare le impostazioni di connessione remota come profili e quindi passare facilmente da uno all’altro quando necessario. Il software supporta anche sessioni a schede, che consentono agli utenti di avere più connessioni remote aperte in una singola finestra. Inoltre, mRemoteNG offre funzionalità come il trasferimento di file, il ridimensionamento del desktop remoto e la registrazione delle sessioni.

mRemoteNG è disponibile per i sistemi operativi Windows ed è distribuito con licenza GNU General Public License. Viene regolarmente aggiornato dalla sua comunità di sviluppatori e utenti ed ha un forum di supporto attivo in cui gli utenti possono ottenere aiuto e condividere suggerimenti e trucchi.